9 mag 2014

Yume no danpen (夢の断片) [PART 2]

 eng vers here)
Si avvicinò e col capo chino ne assaporò le acque. Il fresco provato al contatto con quell'acqua pura lo rinfrancò. Alzando appena lo sguardo si accorse di una presenza al centro del bacino d'acqua. "Chi va là?" urlò tornando in posizione eretta e stringendo la spada allacciata alla cinta. Non riuscendo a scorgere nessuno pensò ad un brutto scherzo della stanchezza o al riflesso degli alberi sulla superficie. Dopo una lieve esitazione tornò chino sull'acqua, ne bevve alcuni sorsi e alzò nuovamente lo sguardo avanti a se. Fu in quel momento che si accorse della sagoma di una fanciulla che silenziosamente lo osservava immersa nelle acque. Preso dallo stupore il guerriero fece un balzo indietro cadendo seduto. Non sapeva cosa credere, la confusione prese possesso della sua ragione. La troppa poca luce gli impediva di constatare se ciò stava accadendo davvero. "Siete reale o frutto del mio affaticamento?" disse con voce tremante. La fanciulla sogghignò leggermente ma non rispose, rimase ferma a osservarlo incuriosita. Il guerriero, esitando e ancora con la mente confusa, si levò in piedi e si porse a lei cercando questa volta di non far tremare la voce "ve ne prego, mostratemi il vostro volto. Con l'oscurità della notte vi scorgo appena". La fanciulla sorrise nuovamente e voltandosi, si allontanò lentamente "siete stanco messere, riposate" disse scomparendo poco dopo al buio. Il guerriero, più confuso che mai, abbassò lo sguardo rassegnato e a passi pensati tornò al suo giaciglio e si stese avanti al fuoco. Pensava e ripensava a quella sagoma, a quella voce. "Che sia stato un demone delle foreste? Avrò forse disturbato la sua dimora?" un lieve panico lo fece rabbrividire. Ormai era notte fonda e nonostante il timore e la curiosità, in breve egli cadde nel sonno profondo. Il giorno successivo, riaprendo gli occhi, il guerriero ripensò subito all'incontro della sera prima e di corsa si diresse allo stagno ma non vi trovò nessuno. Restando immobile fissando lo specchio d'acqua in cerca del minimo movimento, sospirò rassegnato "avrò sognato forse?". Eppure quella voce risuonava nella sua memoria così nitidamente che l'idea di un sogno gli sembrava ancora più assurda dell'incontro stesso.
(photo's credits to escume)

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